lunedì 22 ottobre 2007

I have a dream

C'è il momento della razionalità,della pianificazione, dell'azione concreta; ma l'essere umano non può non sognare,di tanto in tanto. Mi concedo per qualche minuto all'utopia, sperando che un giorno essa possa rivelarsi progetto, pianificazione, azione realizzabile.
Vorrei un'Italia più intelligente ed altruista, meno imbrogliona ma al contempo meno ingenua.
Vorrei vedere un Paese che finalmente riesca a brillare per le sue immense qualità, e non solo a sfigurare per le sue tante disgrazie.
Vorrei vedere italiani che siano fieri di essere tali, che si sentano innanzitutto parte di una grande comunità,e solo in un secondo tempo orgogliosi delle realtà locali.
Vorrei che morissero lentamente le organizzazioni malavitose, non tanto a causa una repressione spietata, quanto per il solo fatto di non essere più accettabili per nessuno.
Vorrei vedere tutti gli italiani fare il proprio dovere di cittadini, smettendola di venerare l'imbroglione e il furbetto come se essi fossero i veri modelli da seguire.
Vorrei vedere tutti i soldi pubblici investiti in opere pubbliche, vedere mezzi di trasporto puliti e confortevoli, strade finalmente pulite e costruzioni realizzate con criterio.
Vorrei vedere un parcheggio circondato da alberi, prima di un palazzo in costruzione.
Vorrei che l'istruzione godesse di strumenti didattici sufficienti, e non solo di buoni e volenterosi professori.
Vorrei vedere la gente indignata per il sangue sparso per le nostre strade, e non per il "populismo" di chi cerca di cambiare le cose.
Vorrei che tutti i politici corrotti vedessero le proprie magagne pubblicate sui giornali senza alcun riguardo.
Vorrei vedere meno gente nelle burocrazie della politica e più denaro investito per abbellire le città.
Vorrei che i partiti smettessero di essere centri di potere e divenissero centri di idee.
Vorrei vedere aree verdi per le città e motorini elettrici anzichè vecchie automobili.
Vorrei che ognuno rispettasse gli altri, che non stesse troppo a pensare se chi gli siede affianco è gay, extracomunitario o musulmano.
Vorrei, insomma, un'Italia evoluta anzitutto culturalmente.
Non riesco ad odiare il nostro paese, perchè è troppo bello; così come girano le cose adesso, però , non va bene per niente.
Speriamo che un giorno la nostra terra possa finalmente essere abitata da persone all'altezza del suo fascino.

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