sabato 23 febbraio 2008

Dedicato ad AN

Se vincerà la destra, è anche perchè molti sopportano Berlusconi vedendo in Fini l'uomo serio e coerente.
GIANFRANCO FINI:


"È venuta meno la fiducia, a Berlusconi l'ho anche scritto per lettera, d'ora in poi procediamo per conto nostro. Regolatevi di conseguenza. Noi siamo sempre stati leali con lui, nei 5 anni di governo e in questi mesi all'opposizione. Finora non abbiamo fatto sponda a Casini. E questo è il ringraziamento? Per me la Cdl è una storia chiusa." 16/11/2007
"Alla fine io sono sicuro che Berlusconi riuscirò a farlo ragionare. Perché è un uomo con una scala di valori molto rigida e al primo posto c'è l'interesse personale. Per cui basterà minacciare di colpirlo sulla riforma delle tv." 16/11/2007
"Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quello che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi." 9/12/2007
"Il Cavaliere ha fatto tutto da sé. Ha messo in piedi i Circoli della libertà con la Brambilla. Poi ha creato il Partito della libertà senza neanche avvertire i suoi amici di Forza Italia, quindi ha distrutto la Cdl. Conclusi i giochi, a regole scritte (alla stesura delle quali non siamo stati chiamati a partecipare) dovremmo bussare alla sua porta col cappello in mano e la cenere sulla testa? Non siamo postulanti.(...). Sono il presidente di An, non una pecora." 16/12/2007

domenica 10 febbraio 2008

L'abusivo in casa vostra


Oltre a non stimare le doti giornalistiche del caro Emilio Fede, non posso nemmeno dichiararmi soddisfatto dall'ipotesi di dovermi imbattere anche per sbaglio con la sua simpatica facciona cerata. Chi segue le vicende berlusconiane con un occhio di riguardo può, a priori, evitare di leggere quest'intervento. Per chi invece non le sa proprio tutte su Silvio, quest'intervento può costituire un momento di istruttivo relax.
Nocciolo della questione: RETE 4 E' ABUSIVA. E' semplicissimo, non è l'opinione di un comunista nè tantomeno un'illazione da girotondino. E' la Corte Costituzionale che lo ha affermato.
Le frequenze occupate da Rete 4 spettano, dal 1999 (nove anni fa...), alla povera emittente privata Europa 7. Rete 4 ha continuato ad occuparle grazie a proroghe su proroghe, ma in realtà tutto il canale (il più inutile della storia della Tv italiana...primato difficile da raggiungere!) dovrebbe essere stato trasferito in blocco sul digitale terrestre. Quando voi comunisti parlate delle leggi "ad personam" berlusconiane fate anche riferimento al caso di Europa 7.
Il mio libro di diritto costituzionale è molto neutrale, anche quando tratta di "argomenti caldi". Ma è veramente difficile non sorridere esterrefatti quando si legge com'è venuta fuori Mediaset.
FASE 1 - MONOPOLIO RAI : dati i costi della televisione e il numero limitato di frequenze disponibili, la televisione viene dichiarata appannaggio dello Stato, in quanto solo in tal modo si può garantire il pluralismo e la libertà d'espressione di tutti i cittadini (il ragionamento può far storcere il naso, ma si fonda sul ragionamento che i costi delle tv private possono essere sostenuti solo da chi possegga ingenti risorse finanziarie, e questa viene vista come una discriminazione verso chi si vuole esprimere ma i soldi non ce li ha).
FASE 2 - LE TRASMISSIONI LOCALI : la Tv via cavo e l'occupazione da parte delle trasmissioni locali di frequenze diverse da quelle nazionali fa accettare l'ingresso delle emittenti locali nel sistema radiotelevisivo
FASE 3 - ED ECCO,ARRIVA LUI : contro i principi fissati dalla Corte Costituzionale, altre emittenti (nate come locali) si affiancano a quelle nazionali della RAI. "Non potrebbero", obietta qualche moralista. Ed ecco, Craxi ritorna dall'estero per firmare di corsa il leggendariio "decreto Berlusconi", con il quale legittima la situazione che si è creata di fatto (e,sottolinerei, contro ogni principio legale).
Il nostro Silvio viene salvato dal suo protettore politico.
FASE 4 - SILVIO, MA NON SI PUò FARE! : la Corte Costituzionale - comunisti! - interviene a salvaguardia del pluralismo, stabilendo che un privato NON può possedere le stesse concessioni radiotelevisive riservate allo Stato (che sono tre). Dunque, un privato può possedere fino a 2 canali (sent. 420/1994).
Ehm...Rete 4, Canale 5 e Italia 1...La Corte Costituzionale ribadisce anche con la sent. 466/2002: l'attuale situazione non garantisce il pluralismo dell'informazione.
La situazione andava corretta entro il 31 Dicembre del 2003.
FASE 5 - CI PENSHO IO! : poi al Governo sale Berlusconi, proprietario dei canali nati illegalmente e che continuano ad occupare a scrocco frequenze. La Legge Gasparri cerca di inventarsi qualche stratagemma tecnico per salvare la baracca (ma chi l'avrebbe detto che Gasparri era così acuto...). Persino il Presidente della Repubblica si rifiuta di controfirmare una legge tanto scandalosa, rinviandola alle camere. Per salvare Rete 4 viene emanato pure un decreto apposito, noto come "decreto salva Rete 4". Non riesco a capire una cosa : se i decreti-legge si emanano "in casi straordinari di necessità e urgenza", quale sia l'urgenza di farne uno su una rete televisiva abusiva...quando si parla del leggedario "conflitto d'interessi"!
Niente da fare.
Le frequenze occupate da Rete 4 non possono essere occupate da Rete 4. La povera Europa 7 continua ad aspettare,dal 1999.
E ogni volta che accendete la TV, potete avere un esempio di abusivismo, proprio come se vi costruissero un palazzo a 20 centimetri dal balcone. Nessuno può dire nulla, sennò è di sinistra. Anche i giudici vengono liquidati come "toghe rosse".
Dice bene san Marco Travaglio, citando Paul Valery : se non puoi demolire un ragionamento,demolisci il ragionatore...non conta se quello che dici è vero, basta il dubbio che tu sia "comunista" per non considerare la tua opinione.